Kobudo Shorei-Kai
Proveniente dall’isola giapponese di Okinawa il Kobudo (Kobujutsu) è l’arte marziale in cui si utilizzano armi non tradizionali, molte delle quali erano strumenti agricoli.
Introdotto in Europa (grazie al Maestro Roberto Fassi) dal Maestro Toshio Tamano, allievo diretto dei maestri Shimpo Matayoshi e Eisuke Akamine. Il Kobudo può essere considerato un “prolungamento” del Kaisai-Do; utilizza infatti le stesse posizioni, le stesse tecniche e la stessa teoria.
Fino al XX secolo, il Kobudo non era considerato un’arte marziale né praticato come tale sull’isola. Ci si esercitava con ogni strumento, in segreto, nei diversi villaggi. Gli abitanti di un villaggio preferivano le tecniche del Bo mentre quelli di altri villaggi sceglievano quelle del Tonfa o del Nunchaku. All’inizio del XX secolo, Moden Yabiku, maestro di Shorin-Ryu, fu il primo a raccogliere tutte le tecniche e le conoscenze delle armi di Okinawa spostandosi da un villaggio all’altro. E’ grazie agli sforzi di Yabiku e del suo primo allievo, Shinken Taira, che il Kobujutsu divenne conosciuto al pubblico. Shinken Taira fu probabilmente il primo ad utilizzare il termine “Kobudo”.
Nello stesso periodo, un altro maestro, Shinko Matayoshi, si interessò all’arte del Kobujutsu e suo figlio Shimpo ne continuò la divulgazione.
Le armi del Kobudo sono all’incirca una dozzina, ma le principali sono cinque:
- IL BO: bastone lungo; serviva a trasportare pesi ed a tutti gli utilizzi di un normale bastone.
- IL TONFA: bastone corto con impugnatura perpendicolare; usato per fare i buchi per la semina o come manubrio per le macine.
- IL SAI: l’unica arma vera e propria. Di origine indiana, era in dotazione alla polizia di Okinawa del tempo.
- IL NUNCHAKU: due bastoni corti tenuti insieme da una corda; serviva per battere il riso.
- IL KAMA: il falcetto per mietere il riso.
Tutte le armi hanno applicazioni in coppia su tecniche di combattimento prestabilite.
La pratica del combattimento shiai kumitè (combattimento libero) – per la sicurezza dei praticanti – avviene utilizzando armi imbottite e protezioni adeguate.